FONDATO E DIRETTO DA: ERALDO M. RICCIARDI

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martedì 30 aprile 2013

Grove Street...Home. At least it was until I fucked everything up!!

Sai, se c'è una cosa che ho imparato, è che bisogna rispettare le regole del gioco. Si può scegliere a che gioco giocare, Niko Bellic, ma non si possono cambiare le regole: cosi disse Dimitri Rascalov ma ci sono giochi dove non ci sono regole, non ci sono limiti, c'è solo un grande senso di libertà che solo un gioco di nome Grand Theft Auto ti può far provare, semplicemente standosene seduti con un joypad in mano. Questo è il mio personale tributo alla saga videoludica che ho amato di più, in occasione dell'uscita del quinto capitolo datata 17 settembre. 
Una software house nel corso del suo arco di vita può intraprendere strade completamente diverse l'una dall'altra, volete un esempio? Insomniac Games dopo aver creato l'indimenticabile Spyro e il fantasico duo Ratchet & Clank, partorirono la saga Resistance, cento volte più sanguinolento e cattivo delle loro precedenti creazioni. Cosi fu anche per DMA Design che nel 1991 crearono un puzzlegame con protagonisti un popolo di Lemmi (in inglese Lemmings), suddiviso in vari livelli sempre più difficili con lo scopo di far uscire sani e salvi i piccoli roditori dalle caverne. Non è un caso che, cliccando sul nome DMA Design sulla pagina di wikipedia dedicata ai Lemmings, il sito mi reindirizzi su "Rockstar North": questa software house di promettenti programmatori scozzesi fu acquistata dalla Rockstar Games nel 1999 cambiando poi il nome appunto in Rockstar North nel 2001. Torniamo un'attimo indietro, nel 1997 quando DMA decise di creare un titolo originale, provocatorio, violentissimo: nacque cosi Grand Theft Auto titolo per pc in 2d, con visuale a volo d'uccello in cui impersoniamo un criminale a scelta tra quelli disponibili per completare 200 missioni, guidare 20 tipi di veicoli ma sopratutto assaporare il senso di libertà che si prova a  esplorare le tre vastissime città, un esperienza che solo in GTA si poteva provare. Senza troppe spiegazioni il titolo riscosse un enorme successo tant'è che fecero l'espansione London 1969 (l'unico titolo della serie non ambientato in America), in cui si poteva impersonare anche James Bond. Nel 1999 decisi a ricalcare l'onda del successo i DMA pubblicarono Grand Theft Auto 2 migliorando sensibilmente la grafica, aumentando il numero di missioni e con città più vaste delle precedenti ma pur sempre con la stessa struttura del primo capitolo; la vera rivoluzione ci fu quando la grande "R" acquisto DMA design e misero loro a disposizione un grande budget per la creazione del terzo capitolo uscito in esclusiva temporanea per PS2 nel 2001 e per la prima volta con visuale alle spalle del protagonista, battezzando il passaggio della serie da 2d in 3D. In GTA 3 si poteva esplorare Liberty City (città "tarocco" di New York) con un protagonista che non parlava e non aveva un nome ma che allo stesso tempo spaccava di brutto; ben presto ivenne il titolo più venduto del 2001 ed il secondo gioco più venduto del 2002: chi gli rubò il posto? Grand Theft Auto Vice City ambientato in una ipotetica Miami degli anni '80, il protagonista stavolta aveva un nome (Tommy Vercetti) e l'atmosfera era più curata come lo erano anche i personaggi e la storia che fa il verso a film come Scarface (il villone di Diaz a Starfish Island è quasi uguale a quello di Tony Montana) o Miami Vice.
Ora credevate che vi parlassi di GTA San Andreas e delle mirabolanti avventure di CJ per seguire la linea temporale? Poi che passassi a GTA IV e le sue fantastiche espansioni? credevate mi fossi dimenticato degli spin-off usciti su psp?  premettendo che amo ogni singolo capitolo allo stesso modo non voglio prolungare il discorso, anche perché andrò vedermi altre otto volte i nuovi tre trailer, poi magari andrò a rubare poltiglie verdi con The Truth, o magari salvare per l'ennesima volta quel simpatico ciccione di Roman Bellic perché devo aspettare altri 4 mesi e 17 giorni per rapinare banche a Los Santos.


- Alucard

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